In una relazione pubblicata quest’estate, il World Economic Forum ha esaminato il boom dell’economia circolare, che promuove la riduzione dei rifiuti attraverso il riutilizzo delle risorse. I dati sono incoraggianti: la produzione di rifiuti solidi è passata da 25 miliardi di tonnellate nel 1990 a 86 miliardi di tonnellate nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 140 miliardi di tonnellate nel 2050.

La Fondazione Ellen MacArthur, ONG reputata sul fronte dell’economia circolare, stima che più di 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica andranno dispersi nell’ambiente entro il 2040. Oggi soltanto il 14% della plastica viene riciclata, e appena il 2% viene convertito per un uso identico a quello precedente.

L’economia circolare è la chiave per ridurre l’impatto ambientale generato dai rifiuti e potrebbe valere 3,8 trilioni di euro entro il 2030 secondo BCG:

Molte imprese sono già attive in questo mercato.

Come Befesa, azienda tedesca presente nei nostri fondi Mandarine Unique e Mandarine Global Transition, leader mondiale nel riciclaggio dei rifiuti tossici provenienti dalla produzione di acciaio (polvere di acciaio) e di alluminio (scorie saline di alluminio). Befesa recupera queste polveri, le ricicla e poi rivende lo zinco, che viene riutilizzato dalle società del settore dell’acciaio. L’azienda tratta 2 milioni di tonnellate di residui metallurgici all’anno e li valorizza in 1,5 milioni di tonnellate di nuovi materiali. Con le normative che diventano sempre più stringenti in tutto il mondo, questo modello circolare viene incentivato da un numero crescente di governi, tra cui, da qualche tempo, anche la Cina. Questo sostegno rappresenta una forte opportunità di crescita per il gruppo, che sta attualmente costruendo due fabbriche in Cina.

Lenzing, società austriaca del fondo Mandarine Unique, è specializzata nella produzione di fibra di cellulosa a base di legno per l’industria tessile. L’industria tessile e dell'abbigliamento è responsabile del 10% delle emissioni globali di carbonio e del 20% delle acque reflue. Oltre a promuovere le fibre tessili a base di legno (invece del poliestere o del cotone), Lenzing ha sviluppato una partnership con la società svedese Södra per riciclare i vecchi abiti e creare nuove fibre (chiamate REFIBRA) che vengono poi riutilizzate dall’industria tessile. L’obiettivo è trattare 25.000 tonnellate di rifiuti tessili all’anno entro il 2025.

Oltre a questi due esempi, l’economia circolare non è più solo un concetto, ma sempre più una realtà per un numero crescente di aziende desiderose di ridurre la propria impronta ambientale. Molte sono quindi le opportunità per le aziende aperte a queste problematiche

Economia circolare: leader nelle small e mid cap europee

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